Elvira Roccasalva
26 Mag

Donna Elvira, il cioccolato di Modica incontra il bean-to-bar

IMG_5607Donna Elvira è l’unica dolceria a produrre cioccolato artigianale di Modica con il metodo del bean-to-bar, una scelta dettata dal desiderio di raggiungere un reale innalzamento della qualità attraverso un più profondo e vasto lavoro di ricerca sulla materia prima. Grazie alla possibilità di compiere in laboratorio l’intero processo di trasformazione, Elvira Roccasalva ha finalmente ottenuto la possibilità di lavorare le più rare e preziose varietà di cacao da ogni parte del mondo. Nata a Modica ormai quasi vent’anni fa dalla passione personale per la cucina, passata attraverso il recupero delle ricette manoscritte della pasticceria conventuale siciliana, la filosofia produttiva di Donna Elvira ha sempre avuto come cifra il più naturale approccio possibile alla materia prima, lo studio sull’originalità delle tradizioni e la singolare specificità di ognuno dei suoi dolci.
Ma è alla produzione del cioccolato di Modica, secondo l’antica ricetta arrivata in Sicilia dall’America centrale già all’epoca della dominazione spagnola, che Elvira Roccasalva ha dedicato nel tempo la massima specializzazione, attraverso un lavoro pienamente artigianale che oggi attraversa tutte le fasi del processo.IMG_5514

La conversione al bean-to-bar è avvenuta nell’estate del 2016, quando è iniziata anche la produzione delle barrette monorigine che oggi rappresentano l’ossatura della produzione di Donna Elvira, accanto a quelle con gli aromi della tradizione: dopo il classico cacao del Venezuela e quello proveniente dalla Colombia, che viene utilizzato come materia prima per i prodotti di base, Donna Elvira ha scelto il Wild Beniano, il cacao selvatico della Bolivia, il prezioso O’Payo del Nicaragua, i semi dal Vietnam, dal Messico, dalla Papua Nuova Guinea e il rarissimo Pure Nacional del Perù.

La produzione comincia dalla fase di macinatura dei semi, esattamente come un tempo le nobili famiglie spagnole prima e modicane poi li macinavano sull’antico Metate. La semola ottenuta dal passaggio dei semi nella frangicacao, raggiunge pochi metri dopo il piccolo molino a macine, che la scioglie nel cacao liquor, che passa infine nella temperatrice e infine nelle tavolette, con l’aggiunta di zucchero secondo le regole del disciplinare di produzione del Cioccolato di Modica, che si appresta ad ottenere il marchio Igp.